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Chi sono

Da bambina crebbi fra gli inni del fascismo cantati a squarciagola nei pressi della scuola. Fra gli inni o litanie di chiesa, cantati soprattutto da donnine come la vecchia zia paterna che mi portava sempre con sé, con voce lamentosa e sospirante. Per fortuna ebbi un padre a tutto ribelle ma con un forte senso della vita. Mi seguì facendomi compagnia, porgendomi i suoi racconti del passato, stimolandomi continuamente nella parola.

Da sempre ho scritto pubblicando su Riviste qua e là, finché ho incontrato il poeta Carlo Betocchi. Una lunga e costante amicizia. Intanto la mia scrittura, sotto forma di prosa poetica, si era fatta, a specchio degli eventi personali, drammatica e forte. Nacque il mio primo libro con la prefazione dell’amico e cominciò la mia storia di letterato. Preciso: poesia in versi e in prosa, come racconti per bambini che poi diventeranno novelle fantastiche.

Ma accadde di più. Portai i frutti della mia maturità poetica al centro di attività espressive La Tinaia di San Salvi, allora ospedale psichiatrico. Nacquero così i miei Incontri di Linguaggio Espressivo, la parola fra noi condivisa e da me conservata. Se volete il mio pensiero e il mio dire, li troverete nutriti, ora, dal pensare e il dire altrui.

Malati di mente, vecchi dei ricoveri, bambini e ragazzi delle scuole, carcerati, pensionati ben organizzati ed eleganti frequentatori di circoli culturali. Analfabeti e scrittori, gli esclusi dalla parola pubblica e i bilaureati. Ho aperto gli uni dando loro fiducia e fatto scendere dentro di sé gli altri. Dopo una tale esperienza, posso dire di essere veramente me stessa.