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SIAMO AL 2014 E TUTTO VA BENE – un po’ di cronistoria

= Sabato 22 marzo a Livorno, città dell’editrice Valigie Rosse. Libreria Belforte, scuola di Francesco Meucci e altra libreria, scuola di scrittura di Barbara Addi. Con Valerio Nardoni presentiamo il mio “Morirai con un foglio in mano”, in più io dò vita, fra tante presenze e con piena riuscita, a un mio Incontro di Linguaggio Espressivo.

= Viene aprile. Io redigo, per l’Editore che è Passigli e per altri, il solito rendiconto biennale del libro di poesia “Dopo la terra”, post opera-omnia. Serve anche a me questo testo come specchio per la buona riuscita del libro stesso. Stringato ed essenziale, come mi viene detto, è stato ben accolto.

= Sempre in aprile, esce la nota Rivista d’arte e letteratura “Toscana”, dell’Associazione “Toscana cultura” da Fabrizio Borghini diretta. Io ci sono inclusa, due pagine con foto dal titolo “La vita detta e ascoltata in poesia”. Titolo per me coerente e chiaro.

= Si arricchisce via via di risposte, la cartella del librino “Morirai con un foglio in mano – storie di una telefonista”. La Library of Congress degli USA lo ha catalogato e non è la prima volta che mi capita, Giuseppe Marchetti di Parma, che aveva curato come si sa la mia poesia, mi cataloga mentalmente fra le migliori scrittrici italiane. Infine, trionfa una presentazione fatta all’Impruneta presso l’Associazione Paolieri, con numerose presenze di ex-colleghe.

= Toscana Cultura intanto ha curato l’edizione di una Antologia, “Poeti in Toscana”. Verrà presentata il 28 maggio alle Giubbe Rosse e alla fine di giugno, come previsione, a Medici-Riccardi sede della Provincia. Alle Giubbe Rosse, verrà detto in pubblico che Lorenzo Borghini, il figlio, mi ha trovata in certe liriche affine a certi autori della beat-generation. Lo sapevo, ma sapevo anche che era difficile capirlo. Gli stereotipi alterano anche l’attenzione all’arte.

= Cos’altro accade che meriti rilievo, in questo aprile dei miei compleanni, quest’anno arrivati agli ottantasei? Accade che la giovane amica Beatrice Ciabini si laurea con 110 e lode con una tesi di questo tipo: “La poesia nella formazione: cura di sé e del mondo”. Il capitolo principale intorno a cui tutto ruota, è su me e la mia ricerca di Linguaggio Espressivo e sono ventidue pagine. Che gioia! Mi hanno capita e usata, vissuta. Capendo e vivendo la poesia. Con Fiorella, subito se ne estrae un fascicolo, che va in giro suscitando interesse.

= E ora il rapporto con gli altri scrittori e poeti. Dono prefazioni, risposte critiche e presentazioni. Soprattutto risposte a libri inviati. Le ultime, secondo una mia vecchia tendenza, esprimono la mia comprensione e partecipazione attraverso la forma poetica, in prosa ma anche in versi. Gli ultimi due commenti in versi come altri, riguardano autori ben conosciuti, due donne. M.Luisa Toffanin di Selvazzano veneto e Liliana Ugolini di Firenze. I loro libri rispettivamente: “E ci sono angeli”, “In Boboli”.

= La poesia scioglie la voce chiusa dentro e pertanto la comunicazione. Lo imparano subito anche i bambini. Fummo con Fiorella, alle scuole elementari di Pontassieve e di Molin del Piano, per una serie dei miei Incontri, come precedentemente ho segnalato. Ho ricevuto proprio di recente, un bellissimo DVD fatto dalle Maestre. Figure mobili, musica e commenti durante gli Incontri o su me posteriormente, dei bambini stessi. Cominciando dal disco (così li chiamo io) sul Teatro di Sergio Ciulli del 2007 per i miei personaggi dell’OPG di Montelupo, sto realizzando una vera discoteca, diciamo personale. Persona che comunque che per vivere va verso gli altri e dagli altri torna a sé. E’ così che, nelle noie e nella stanchezza, qualcosa dentro può rimanere fresco.